Giuseppe Marotta, CEO Inter, membahas berbagai topik terkait klub Inter, termasuk skandal perjudian sepak bola, dan menekankan pentingnya fokus pada saat ini.
Intervenuto al Festival dello Sport, evento organizzato dalla Gazzetta dello Sport, ospitato dalla città di Trieste, l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, ha toccato tutte le tematiche attuali che appartengono al club nerazzurro, ma anche spaziato tra diversi momenti che hanno segnato la sua carriera e le sue scelte, fino ad arrivare all’inchiesta che in questi giorni sta scuotendo la Serie A, quella che riguarda il calcio scommesse. Marotta ha sottolineato che in questa stagione l’Inter ha mostrato diverse facce, ma è necessario valutare il valore reale della squadra e della società solo al termine della stagione.
Marotta ha spiegato che l’ambizione e il mantenere l’asticella alta sono stimoli fondamentali per tutte le componenti societarie, ma è importante non confondere l’ambizione con l’arroganza. Ha inoltre sottolineato che la rivalità è una forma di competitività e che è compito del management trasmettere questo concetto positivo.
Riguardo alle polemiche sui fischi che accoglieranno Lukaku a Milano, Marotta ha affermato che, da esperto di calcio, queste dinamiche non devono spaventare. Ha inoltre dichiarato che Lukaku fa parte del passato e che la squadra deve concentrarsi sul presente.
Marotta ha espresso la sua preferenza per lo scudetto, ma ha sottolineato che vincere la Champions League sarebbe una grande fonte di emozione e gratificazione per tutti gli interisti. Tuttavia, ha ammesso che la vittoria in Champions è un obiettivo molto difficile da raggiungere.
Sul tema degli investimenti stranieri nel calcio italiano, Marotta ha affermato che lo sport è universale e che è normale che si manifestino fenomeni come quelli avvenuti in Cina e in Arabia. Tuttavia, ha sottolineato che bisogna valutare gli effetti a lungo termine di questi investimenti, poiché potrebbero impoverire i campionati italiani.
Marotta ha dichiarato che battere sia il Milan che la Juventus dà una grande sensazione di soddisfazione, ma che dipende dai momenti. Ha inoltre espresso la sua preferenza per il vino rispetto alla birra.
Sulla scelta tra Spalletti e Mancini, Marotta ha ammesso di essere rimasto amareggiato dall’addio di Mancini alla Nazionale italiana, ma ha elogiato l’impegno di Spalletti e il suo desiderio di allenare la Nazionale.
Infine, Marotta ha parlato dei suoi anni all’Inter e ha sottolineato che, nonostante i cambiamenti nel calcio mondiale dovuti al Covid, avere un budget adeguato per allestire una squadra competitiva è fondamentale. Ha inoltre citato alcuni colpi di mercato che gli hanno dato soddisfazione, come la vendita di Icardi al PSG e l’acquisto di giocatori a parametro zero. Ha concluso dicendo che i rimpianti fanno parte della vita e che è attraverso di essi che si impara e si va avanti.
